La Flora di Rossomanno Grottascura Bellia
Sulle alture di Rossomanno-Grottascura-Bellia sono presenti, oltre a un fitto rimboschimento a conifere ed eucalipti, i resti di un antico querceto.
L’elemento arboreo principale è il Pino domestico, presente dal Monte Serra Casazze (893 metri s.l.m.) al Monte Rossomanno (883 metri s.l.m.) fino a Cozzo Bannata (866 metri s.l.m.). Il Pino domestico, insieme al Pino d'Aleppo (Pinus halepensis), anch’esso presente nella Riserva, sono largamente diffusi in tutto il Mediterraneo, anche se ad oggi la loro provenienza originale rimane misteriosa. Particolarmente discusso è l'indigenato italiano di entrambe le specie. Il Pino domestico sopporta bene la presenza di calcare, ma esige suolo molto aerato e sciolto (di norma suolo sabbioso); inoltre mostra una buona adattabilità alla siccità dell'aria. Esso è apprezzato per la produzione dei semi ovoidali eduli detti pinoli.
Altre specie arboree introdotte dall’uomo nell’area sono il Castagno (
Castanea sativa), il Nocciolo (
Corylus avellana), l’Alloro (
Laurus nobilis), il Noce comune (
Juglans regia), il Bagolaro comune (
Celtis australis), l’
Eucalipto (Eucalyptus camaldulensis) e la Robinia (
Robinia pseudoacacia).
La flora della Riserva, inoltre, annovera: l’Arganetta azzurra (
Alkanna tinctoria), la cui radice essiccata fornisce la sostanza colorante rossa detta “alcannina”, il Geranio sanguigno (
Geranium sanguineum), il
Sambuco comune (Sambucus nigra), il Pero selvatico (
Pyrus pyraster), l’Asparago pungente (
Asparagus acutifolius), i cui teneri germogli primaverili, detti “turioni”, sono raccolti e gustati come asparagi selvatici, l’
Euforbia cespugliosa (Euphorbia characias), la Malva selvatica (
Malva sylvestris), la Salvia minore (
Salvia verbenaca), l’Ombelico di Venere minore (
Umbilicus horizzontalis) e numerose geofite tra cui: la
Bellavedova (hermodactylus tuberosus), la Scilla marittima (
Urginea maritima), l’Asfodelo mediterraneo (
Asphodelus microcarpus) e numerose specie di orchidee.
Le formazioni naturali boschive sono costituite da modesti querceti, che occupano aree molto limitate, con elementi sparsi di
Quercia virgiliana (Quercus virgiliana), tipica dei boschi termofili (ossia dei boschi localizzati nella fascia a bioclima mesomediterraneo caratterizzati da sclerofille sempreverdi e da caducifoglie termofile appartenenti alla classe
Quercetalia ilicis), accompagnata da qualche esemplare di Quercia cerro (
Quercus cerris) tipica dei boschi meso-termofili (ossia a dominanza di latifoglie decidue appartenenti alla classe
Quercetalia pubescenti-petreae).
Nella zona più vicina a Valguarnera tra la Contrada Margio di Buffa e Serra Crovacchio importante è la presenza del
Leccio (Quercus ilex), sclerofilla tipica dei boschi termofili, il cui sottobosco presenta l’Asparago pungente (
Asparagus acutifolius), la
Rosa selvatica comune (Rosa canina), il Biancospino (
Crataegus monogyna), il Ciclamino napoletano (
Cyclamen hederifolium), la Scilla autunnale (
Scilla autumnalis), l’odorosa Nepetella (
Calamintha nepeta), la
Salsapariglia (Smilax aspera), la Clematide vitalba (
Clematis vitalba); mentre nelle zone più aperte è presente lo Spazio villoso (
Calicotome villosa).