Geologia
L'area d’imposta del lago di Pergusa, dal punto di vista geologico, fa parte del "Bacino di Caltanissetta", attivamente subsidente durante il Neogene e costituito in gran parte da sedimenti silico-clastici miocenici, di tipo molassico (argille tortoniane della F.ne Terravecchia), dal Tripoli, dalla Serie Gessoso-Solfifera messiniana (calcare evaporitico e gessi), dai Trubi e da potenti successioni calcareo-marnose, argillose e calcarenitico-sabbiose di età pliocenica. Attorno al bacino lacustre affiorano quasi esclusivamente i termini di età mediopliocenica, conosciuti in letteratura come "Sabbie e Calcareniti di Capodarso" (RODA, 1968).
La formazione è costituita da calcareniti di colore giallo-arancio, ricche in macrofauna di ambiente neritico (gasteropodi, lamellibranchi, cefalopodi) e microfauna bentonica, spesso a stratificazione incrociata. Le calcareniti non sono quasi mai continue ma hanno aspetto lenticolare e presentano frequenti passaggi eteropici con sabbie e sabbie-argillose. Le rocce litoidi calcaree originano morfologie aspre, spesso prive di vegetazione, con versanti acclivi e brusche variazioni di pendio, al contrario pendii dolci ed uniformi si rinvengono in corrispondenza delle sabbie e delle calcareniti meno cementate. La facile erodibilità dei termini argilloso-marnosi sottostanti le rocce arenacee comporta frequenti fenomeni di crollo con produzione di detrito lungo i pendii.
Le sabbie sono costituite da elementi a granulometria fine, contengono noduli e lenti arenacee, hanno color nocciola-giallastro e sono anch'esse ricche in macro e microfauna. Originano una morfologia poco acclive, con deboli pendii e spesso sono interessate da un processo di pedogenesi ben evoluto che produce un fertile suolo messo a coltura. Nell’area del bacino lacustre si è avuta una fase tettonica inframediopliocenica, che ha causato il piegamento a sinclinale della serie solfifera fino ai Trubi. Una struttura ad anticlinale, con al nucleo le argille marnose, è inoltre individuabile al limite nord-occidentale del bacino, lungo l’allineamento C. Jacopo – C. Zagaria. Nel Pliocene superiore, infine, una ulteriore fase tettonica ha determinato gli accentuati piegamenti delle Calcareniti e l’emersione dell'area. Il lago insiste sulle rocce sabbioso-calcarenitiche la cui alta permeabilità determina un acquifero dallo spessore di oltre 200 metri trattenuto da un bedrock di marne argillose impermeabili. Per l’affioramento della superficie piezometrica si è originato il lago.